Ogni anno la comunità coprenese festeggia s. Mauro insieme ai molti fedeli che il Santo annovera anche nelle località limitrofe.
S. Mauro nacque all'inizio del 500; divenne uno dei discepoli prediletti di s. Benedetto e poi da questi fu inviato in Francia come abate del monastero di Glanfeuil, dove rimase fino alla morte avvenuta il 15 gennaio; viene festeggiato dunque in questa data che la Chiesa chiama "il dies natali", il giorno natalizio: nato per sempre a quella vita che Gesù ha promesso a tutti coloro che lo seguono in questa vita terrena.
Il culto per s. Mauro rimase per lungo tempo unito a quello di s. Benedetto; poi, dal decimo secolo, fu diffuso specialmente dai monaci cluniacensi e ben presto sorsero tanti santuari a Lui dedicati.
Questo succedeva verosimilmente anche a Copreno: attorno all'anno mille, infatti, i monaci benedettini di s. Simpliciano di Milano erano proprietari di molti terreni nella Pieve di Seveso e probabilmente avevano qui a Copreno un convento o almeno un punto di riferimento con una piccola cappellina dedicata a s. Mauro. Fu poi il capitano Francesco Clerici, dell’omonima famiglia patrizia, a costruire nel 1668 il nuovo santuario.
La venerazione di s. Mauro da parte dei coprenesi è molto antica e non è certa la sua origine: forse a Copreno sorgeva una piccola cappellina dedicata a s. Mauro abate, la cui costruzione si può attribuire ai monaci benedettini; attorno all'anno mille, infatti, questi territori appartenevano al monastero benedettino di s. Simpliciano di Milano e molto probabilmente i monaci avevano qui un convento o almeno un punto di riferimento. Una leggenda racconta che: "In un tempo non precisato, la statua di s. Mauro (che oggi è collocata all’esterno del santuario) era destinata ad un paese qui vicino; fu perciò sistemata su di un carro al quale vennero aggiogati i buoi; il viaggio incominciò, ma quando si giunse in vista di Copreno i buoi, insensibili ai pungoli ed alle grida del conducente, deviarono dalla strada maestra e si avviarono per il paese sinché qui giunti non vollero più muoversi per andare oltre; gli abitanti di Copreno, dopo la sorpresa, interpretarono l'accaduto come un segno della benevolenza e della volontà divina, accolsero la statua del Santo e la tennero per sempre con loro".
Ancora oggi il santuario rappresenta il centro religioso della festa, dove si celebrano le messe in onore del Santo e dove i fedeli, ogni anno numerosi, vengono per rendere omaggio alla sua reliquia. Una caratteristica del suo culto è la benedizione degli infermi con la reliquia, detta "segno di s. Mauro".
Accanto alla festa religiosa, dal 1997 COPRENO IN MOVIMENTO organizza delle mostre generalmente allestite nella chiesa di s. Alessandro e nelle sale della nuova chiesa parrocchiale. Le mostre hanno avuto sempre un tema diverso.