San Mauro 2003





Affreschi e decorazioni della chiesa di S. Francesco Saverio
(Modellini in legno delle chiese)

La chiesa di S. Francesco Saverio, a Copreno, è posta poco fuori dall’abitato di fronte all’attuale cimitero.

La sua costruzione risale probabilmente intorno all’anno mille forse sui resti di un antico simulacro. I primi documenti (intorno al 1500) la presentano come chiesa parrocchiale di Copreno, dedicata a S. Alessandro martire con l’aggiunta “in campo” perché situata fuori dall’abitato. Quando nel 1587 viene consacrata la nuova chiesa in paese (a cui passa la titolarità della parrocchia ed il nome) la chiesa “in campo”, per circa ottanta anni, viene chiamata di S. Carlo. Un poco dimenticata ed alquanto malandata rischia di essere demolita. Ma una completa ristrutturazione coincide con l’arrivo a Copreno dei marchesi Clerici ed in special modo di Francesco Clerici, capitano delle milizie del Re di Spagna nel milanese, che fa eseguire tutti i lavori completamente a sue spese: l’opera viene realizzata in perfetto stile barocco, con l’aggiunta del campanile, della sagrestia e dell’atrio d’ingresso. La chiesa viene ora dedicata a S. Francesco Saverio, apostolo delle Indie, a cui Francesco Clerici era particolarmente devoto.

Da allora (1676) la chiesa è rimasta di proprietà privata fino al maggio 2002 quando gli eredi dell’ingegner Pietro Zerbi, memori della sua volontà, ne fanno dono alla parrocchia di Copreno.

Sopra l’altare è posizionato l’affresco della “Croce-fissione” datato 1426 ad opera di Lanfranco di Lecco; nelle vele della volta del presbiterio, incastonate da uno splendido rosone, sono dipinte le scene della Passione di Cristo e della sua gloriosa Resurrezione; in quelle della navata, angeli osannanti tributano gloria a Dio benedicente, ritratto nel riquadro centrale. Inoltre stucchi e decorazioni, in classico barocco e di ottima fattura, ornano i capitelli, le arcate, i cornicioni ed i riquadri degli affreschi. Visitare la mostra è come scoprire uno scrigno pieno di tesori ... nascosto nel vicino orto di casa.

Modellismo statico

IN COLLABORAZIONE CON IL JOLLY CLUB MODELLISTI ROBBIATESI di ROBBIATE (Lc)

Sono esposti i modelli delle seguenti categorie:

· mezzi civili (autovetture e moto, stradali e da competizione); · mezzi militari (aerei, carri armati e diorami); · mezzi navali (modelli di navi tradizionali e modelli costruiti all’interno di gusci di noci e di nocciole).

Il “Jolly Club Modellisti Robbiatesi” è un gruppo modellistico senza fini commerciali che ha come unico scopo la diffusione del modellismo statico in tutte le sue forme.

Lavori femminili a maglia ed uncinetto

... diritto ... rovescio ... diritto ... rovescio ... no, non è una partita di tennis ma “punti” di un’arte antica: le origini del lavoro a maglia si perdono nel tempo e sono invece sicuramente documentate a partire dal XIII secolo quando si hanno notizie riguardo la produzione di guanti, berretti, camiciole, calze e poi borse, sciarpe, scialli e quant’altro si possa eseguire con il solo limite imposto dall’abilità e dalla fantasia.

E poi ancora, per la maglia, si possono riconoscere il punto a legaccio, a maglia rasata, a grana di riso, a grana di riso doppia, a punto di dama oppure, per l’uncinetto, quello a catenella, a mezza maglia, a punto basso, a mezzo punto alto, a punto alto, a picot, ... insomma una varietà infinita che permette di dare libero sfogo all’inventiva femminile.

Una mostra assolutamente da vedere.