Inventore della motocicletta è considerato con una certa inesattezza l’ingegnere tedesco Gottlieb Daimler che nel 1885 costruì e fece funzionare su strada un biclico di legno con motore a benzina. Però questo non fu il primo biclico a motore poiché un certo Chapuis ne aveva costruito uno a vapore nel 1870.
Nel 1886 il tedesco Hildebrand costruì una bicicletta che, anche se mossa da un motore a vapore, presentava una struttura che sotto certi aspetti assomigliava a quella di una motocicletta. Nel 1894 Hildebrand e Müller costruirono una biclicletta con motore a benzina, con due cilindri orizzontali e paralleli, iniziando a produrla industrialmente. La trasmissione era di tipo diretto, infatti ogni pistone era direttamente collegato alla ruota posteriore mediante una biella ed una manovella fissata al mozzo. Nel 1896 l’inglese Holden realizzò una bicicletta con motore a quattro cilindri ed a quattro tempi con una trasmissione diretta: fu questa la prima quattro cilindri nel mondo e probabilmente la prima motocicletta con freno sulla ruota anteriore.
Nel 1898 i fratelli Werner, russi emigrati a Parigi, applicarono un motore a benzina al cannotto di una bicicletta con trasmissione mediante puleggia e cinghia di cuoio sulla ruota anteriore; il mezzo aveva una potenza di 3/4 di cavallo e raggiungeva una velocità di 35 km/h.
Con il nuovo secolo si poté assistere ad una continua evoluzione grazie ad inventori ed aziende di tutto il mondo.
Fra le eccellenze italiane occorre ricordare la GILERA (fabbrica fondata da Giuseppe Gellera nel 1909 che aprì una piccola officina a Milano in Corso XXII Marzo e successivamente la fabbrica ad Arcore), la MOTO GUZZI (la Società Anonima Moto Guzzi fu fondata a Genova il 15 marzo 1921 da Emanuele Vittorio Parodi, suo figlio Giorgio e l’amico di questi Carlo Guzzi; la produzione fu prevista a Mandello Tonzanico poi diventato Mandello del Lario), la MV AGUSTA (Meccanica Verghera Agusta, fondata il 12 febbraio 1945 quale sezione aziendale del gruppo Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta per la costruzione di veicoli terrestri a motore).
E non bisogna tralasciare la menzione di marchi italiani che oltre a conquistare il mercato mondiale hanno fatto anche la storia del costume: la VESPA, scooter della Piaggio del 1946 e la LAMBRETTA, modello della milanese Innocenti del 1947.
Il materiale in mostra è stato reso disponibile da Walter Donnini.
Angelo Radice, nato a Copreno dove vive da sempre.
La sua vera passione è la fotografia naturalistica, con particolare predilezione per i paesaggi.
“A questa passione dedico il mio tempo libero percorrendo anche decine di chilometri per trovare le immagini che cerco. Amo soprattutto i paesaggi autunnali ed invernali, le nebbie ed i laghi briantei. Dalla natura possiamo trattenere solo attimi: l’unica sua costante è il mutamento, una meraviglia di movimento, luce e colore. Ed è per questo che a me piace cogliere i momenti magici che la natura ci offre per poterli condividere con altri”.
Dopo le mostre allestite in molti paesi del circondario (Alzate Brianza, Barlassina, Cabiate, Cantù, Carimate, Fino Mornasco, Lentate s/S, Mariano Comense, Meda, Minoprio, Pusiano e Rovellasca) e le buone recensione di alcune sue fotografie attribuitegli da quotate riviste specializzate (“Orobie”, “Fotografare” ed altre) è arrivato per lui l’atteso momento dell’esposizione nel proprio paese.