San Mauro 2014





Il popolo della foresta

In occasione dell’anniversario dei venticinque anni dalla morte di Chico Mendes l’Associazione Copreno in Movimento in collaborazione con l’Associazione Xapuri, la Cooperativa Garabombo, l’Associazione Senza Frontiere, il Museo Civico di Lentate s/S e Terre di Mezzo, ha pensato di ricordare la figura di questo importante personaggio proponendo una mostra fotografica dal titolo “Il popolo della foresta” che ripercorre un viaggio fatto nel 1999 da un gruppo di amici all’interno della riserva estrattiva Cachoeira di Xapurì in Brasile; le fotografie esposte sono tutte di Giovanni Porro, fotografo amatoriale di Lentate.

Ricordare oggi Chico Mendes vuol dire fare memoria sulla storia di un uomo che ha dato la vita per salvaguardare la Foresta Amazzonica ed i suoi abitanti e che è stato una figura fondamentale del movimento ambientalista e per la difesa dei diritti umani.

Di fronte alla globalizzazione del mercato non si è fermato alle parole, ma ha proposto pratiche di alleanza tra le persone ai margini della società e ha lottato in prima persona per costruire un mondo alternativo, per provare a realizzare l’utopia di UNA TERRA SEM MALES e di un NUOVO CIELO E UNA NUOVA TERRA.

Giocattoli d'epoca

Vogliamo accompagnarvi “... in un viaggio lungo i sentieri del tempo, in un racconto che, lasciando sullo sfondo ogni celebre data, volto ed evento, svelerà i mille mondi abitati da piccoli oggetti costruiti per piccoli uomini: i giocattoli. I libri di scuola non lo scrivono ma c'erano anche i bambini durante le rivoluzioni sociali, il Romanticismo, la nascita del cinema, le guerre mondiali, i primi voli nello spazio ... e giocavano. I giocattoli, allora come oggi, aiutavano a crescere in società, ora idealiste ora ostili, testimoniando tendenze e avvenimenti. Il concetto di gioco appartiene a tutti gli esseri viventi; cambiano magari i significati, le note evocate - gioia, nostalgia, privazione - ma nessuno vi sfugge. Il nostro viaggio ... collega l'Illuminismo all'epoca della plastica; dalle prime affermazioni di proprietà educative e conoscitive all'evoluzione dell'artigianato in industria, dagli sviluppi tecnici di meccanismi e materiali, ai fermenti culturali e climi politici, via via fino alle espressioni propagandistiche seriali e consumistiche. Il giocattolo tuttavia reclama una sua esclusiva prerogativa ludica consapevole delle proprie responsabilità e del proprio impegno: è segmento di congiunzione tra il bambino e il fantastico. Per potersi esprimere pienamente deve saper ricevere e trasmettere un racconto e se questo non avviene non può esserci gioco. Diversamente, se appagato, si immergerà con il suo piccolo amico in un mondo intimo e viscerale escludendo ogni interferenza adulta.”

In collaborazione con Fondazione Paolo Franzini Tibaldeo Museo del Giocattolo e del Bambino (Santo Stefano Lodigiano - Cormano)